Il risultato del Referendum, col mancato raggiungimento del quorum, ci consegna un dato preoccupante. Specialmente in Calabria e nelle aree interne è emerso un dato terribile, determinato da tanti fattori. Poco serve provare ad autoassolversi, sfiorando il senso del ridicolo, come qualcuno ha tentato di fare, attestandosi meriti oltre misura, e nascondendo le proprie responsabilità.
Noi come Donne e Diritti, abbiamo speso il nostro impegno contribuendo a far conoscere i contenuti dei quesiti referendari.
Eravamo consapevoli, oltre ogni appartenenza politica e/o sindacale, che in gioco ci fosse il ripristino di norme a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori precari, senza diritti, come purtroppo si vede nelle nostre comunità. Ora è tempo di riflettere davvero, soprattutto chi ha una antica tradizione di lotta alle spalle, per fare i conti con una crisi di rappresentanza, al limite dell'inconsistenza, che si riverbera in una visione elitaria se non autoritaria della democrazia.
Donne e Diritti sui temi del lavoro, della cittadinanza, dell'inclusione c'è stata, c'è e ci sarà, per dare senso alla nostra Carta Costituzionale.
Associazione Donne e Diritti
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