novembre 20, 2024

LO STATO DELLE COSE: SE UN’AMMINISTRAZIONE COMUNALE…

 

Se da tempo il fallimento di un’amministrazione comunale, su tutti i fronti, è sotto gli occhi di tutti, non essendovi alcun miglioramento tangibile nella comunità;
se un’amministrazione ha promesso mari e monti mentre in realtà non ha concretizzato nulla, ma ha soltanto peggiorato la qualità della vita sociale dei cittadini, aumentando finanche tasse e imposte;
se un’amministrazione si ritiene soddisfatta per aver verniciato semplicemente un paio di panchine, qualche ringhiera, promosso qualche piccola fiera e festicciola, che pure ci stanno, ma ha solo creato enormi difficoltà alla viabilità, alla circolazione, al commercio, all’economia, al lavoro, nonché stravolgendo la toponomastica con scelte imposte e decisioni fuori luogo;
se un’amministrazione non ha realizzato alcuna opera pubblica di suo, né, in sostanza, ha mai effettuato alcun investimento serio e di rilievo, ma si intesta quelle già avviate e finanziate da precedenti amministrazioni, stravolgendo progetti e lavori nonché prendendosi meriti che in realtà non ha;
Se un’amministrazione non è capace di gestire e migliorare il servizio idrico, dando esclusivamente la colpa alla mancanza di piogge e neve per tutti i disagi arrecati alla popolazione, magari con l’intento di privatizzare la gestione della rete idrica comunale e in sostanza l’acqua pubblica con probabili ulteriori aumenti dei costi per la popolazione;
se un’amministrazione sperpera, in modo poco etico, del denaro pubblico per cose inutili e specchietti per le allodole senza badare alle priorità e necessità della comunità, peggiorando perfino la situazione ambientale;
se un’amministrazione non batte ciglio per la soppressione di servizi importantissimi nella comunità quali sono i servizi sanitari essenziali;
se poi, ancora, un’amministrazione attacca, intimidisce e denigra, con metodi discutibili, pensando di tacitarli, i cittadini che democraticamente, e a ragione, la criticano ed esprimono dissenso;
se un’amministrazione ignora che la gestione della “res publica” riguarda la comunità nella sua interezza con rispetto verso tutti i cittadini e non solo verso i suoi elettori;
se un’amministrazione attacca e si contrappone ad associazioni, sindacati e istituzioni culturali senza alcun valido motivo;
se un’amministrazione considera gli avversari politici come odiosi, rabbiosi e invidiosi, persino nell’ambito dei dipendenti e dirigenti comunali, mobbizzandoli, solo perché non si piegano a determinate logiche;
se un’amministrazione limita il dissenso e quindi la democrazia nella comunità, restringendo al minimo i tempi del dibattito politico-amministrativo persino nel civico consesso qual è il consiglio comunale, organo di controllo, in cui la maggioranza dei consiglieri, sottomettendosi, non fiata;
Se un’amministrazione utilizza il palazzo comunale come un suo bunker dal quale non trapela alcuna informazione istituzionale verso la cittadinanza, ma solo vuota propaganda;
se un’amministrazione dichiara che alcuni mezzi d'informazione e di divulgazione che la criticano sono solo fango, brutti e cattivi, mentre altri reclutati, acritici e ignari sono bravi e buoni quando la lodano;
se, infine, un’amministrazione considera, con animo quasi nazifascista, gli over 60, 75, 80 e 90, ossia padri e nonni dei giovani, come cittadini inutili o relitti da tagliare fuori o anche paria della società da relegare in soffitta, o magari mandare al macero,
SIGNIFICA CHE QUELLA AMMINISTRAZIONE HA TOCCATO IL FONDO, FALLENDO CLAMOROSAMENTE E MISERAMENTE IN TUTTO E PER TUTTO!
La soluzione?
MANDARE VIA, appena possibile, TALI TIPI STRANI DI AMMINISTRAZIONI COMUNALI!
SGF IN PIAZZA

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