novembre 10, 2024

SGF – “ VINO, VUTTI, FRASCHE E CENTRO STORICO”.

 

Da inizio dicembre sino all’inizio di marzo dell’anno prossimo il Centro Storico di San Giovanni in Fiore era tutto un pullulare di “Vutti, Frasche e Manti”.
Tanti produttori nostrani di vino, prodotto con le uve “e ri vigni e ra zona”: “Cravia”, “Macchiulefave”, “Nieliu”, “Pardice”, “Muntescavu”, “Pontiliciellu”, “Lesa”, Santu Lorienzu” eccetera, nel suddetto periodo “mintianu a cannella alla Vutte” per iniziare a far sgorgare, far assaggiare e vendere il proprio “Nettare di Bacco”, il vero vino novello sangiovannese.
E ad ogni “Vutte” era una Festa sino a tarda sera, mentre il Centro Storico: “Vianovasuttana”, “Timpune”, “Cona”, “Cugnale”, “Ariella”, “Vallune”, “Filippa”, “Costa” eccetera, era tutto un colore di rosso vivo amalgamato al colore verde delle “Frasche” e al nero dei “manti” dei bevitori e sommelier nostrani.
Era questa una delle più belle tradizioni della nostra comunità, il culto segreto e il simbolo dell'ebbrezza, della sensualità e del vitalismo locali.
Oggi, a parte qualcuno che compra uve da fuori dalla nostra comunità per fare vino, per tantissime ragioni nessuno più “fa la Vigna”, e di conseguenza non vi è più vero vino locale.
Queste sarebbero le vere tradizioni da valorizzare insieme al nostro Centro Storico con i suoi “Rittura e Catoia”.
A San Giovanni in Fiore non c’è più il vino di una volta.
Quale novello autoctono?
Vanno bene le kermesse, la promozione di prodotti e vini vari, ma non si spacci vino confezionato per vino novello sangiovannese, ossia come
“U VERU VINU E RA VUTTE CULLA FRASCA”!
“CHI NESCIARI E RA CANNELLA”!

SGF IN PIAZZA

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