marzo 30, 2025

Come IMPOVERIRE e far MORIRE una comunità con FREDDA INDIFFERENZA.

 

Di Pietro Giovanni Spadafora
Impoverire e far morire una comunità, nel giro di qualche anno, con indifferenza per scopi di carrierismo politico ed elettoralistici non è poi così tanto difficile da parte di un’amministrazione pubblica.
Come?
Basta conferire, per quel poco che c’è, il 90-95% degli incarichi professionali e affidare appalti pubblici all’esterno della comunità, magari agli amici degli amici, per i suddetti scopi, distruggendo l’economia, l’imprenditorialità e le professionalità locali che già operano in una situazione di oggettiva difficoltà, dandogli così il colpo mortale;
propagandare, poi, le briciole e le molliche affidate e conferite all’interno della comunità per il restante 5-10% per dare l’idea che si aiuta l’economia della comunità, nascondendo il restante 90-95%;
propagandare progetti virtuali, finti, a volte inutili e dei quali non si avverte la minima esigenza, o mai realizzati o realizzabili, con sperpero di risorse pubbliche per consulenze varie, sempre con conferimenti esterni, e con fondi di là da venire e incerti per lasciare intendere che si lavora per la comunità;
intestarsi e mettere il cappello a lavori e finanziamenti, per opere pubbliche varie, trovati su un piatto d’argento e con interventi e gestione già avviati dalle precedenti amministrazioni, dando ad intendere che c’è una bravura, abilità e maestria nel reperire fondi ed elaborare progetti su cui, poi, con il passare del tempo, si perde ogni tracciabilità, ogni rendicontazione insieme alla trasparenza;
aumentare le tasse al massimo senza i corrispondenti servizi adeguati;
non darsi pensiero per la sanità in genere e per un servizio importantissimo e vitale qual è quello del servizio Emergenza/Urgenza in una comunità;
non intervenire adeguatamente per la condizione urbana: viabilità, traffico, monumenti, toponomastica, chiusure stradali di arterie importanti, ZTL inutili e dannose per il commercio e per l’economia in genere con buche varie sul manto stradale cittadino, ma pubblicizzare con selfie, foto, video ed altro, la riparazione di un semplice tubo dell’acqua, di un pozzetto fognario, di un canale di scolo, di un muretto, di un gradino e la verniciatura di una ringhiera;
non vivere e sperimentare, ma amministrare, quasi quotidianamente, la comunità a distanza, senza comprenderne le criticità e le esigenze, con la corresponsabilità di una maggioranza consiliare e una dirigenza compiacenti, succubi e, magari, ignoranti;
pensare che una comunità sia una “Gallina dalle uova d’oro” o un BANCOMAT senza fondo con una sprezzante indifferenza verso il bene comune.
E mi fermo qui!
SEMPLICE NO?
FORTUNATAMENTE, a parte, purtroppo, qualche gonzo, le CITTADINANZE e le POPOLAZIONI delle comunità non sono stupide, sprovvedute o ingenue… e ALZANO LA TESTA!

Pietro Giovanni Spadafora

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