Di Giuseppe Conte (Presidente M5S)
Oltre al genocidio di palestinesi ora l'attacco all'Iran: qualcuno ha intenzione di fermare il criminale Netanyahu o vogliamo lasciare a lui la decisione di farci trascinare tutti in un conflitto dagli effetti devastanti e imprevedibili senza neppure battere ciglia? L’Europa cosa balbetterà questa volta? Si rifugerà ancora una volta nella folle corsa al riarmo e nell’incredibile aumento delle spese militari, incapace com’è di esprimere una “politica” che sia tale?
Aspetteremo di capire qual è la posizione degli USA, i quali continuano nella loro ambigua policy di piena copertura politica e militare di Netanyahu, fingendo ogni tanto di essere “rammaricati” per le sue azioni su Gaza e adesso contro l’Iran?
Ormai siamo al deserto della politica. E il nostro governo si distingue per l’afonia della nostra Premier, che si vanta di avere restituito centralità a un’Italia che non ha una sola posizione chiara in politica estera, ma galleggia in uno stato di incertezza totale, accetta supina anche lo scenario impensabile del 5% di Pil per le spese militari, e rimane vigliaccamente in silenzio di fronte ai peggiori scenari della storia, genocidio su Gaza compreso, cercando di decifrare quali siano, di volta in volta, i ‘desiderata’ di Washington. E ci sono anche molti cortigiani che su stampa e tv fingono di credere alla rinnovata centralità dell’Italia grazie a lei. Si, certo, siamo al centro…del deserto.
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