L’attitudine a negare l’evidenza è una sorta di meccanismo di difesa.
Spesso lo si attiva quando fatti ed eventi sono insostenibili o ingestibili.
Negare l’evidenza è una reazione all’incapacità di governare la realtà, rendendola, nel tempo, ancora più ingestibile.
A San Giovanni in Fiore, a nostro avviso, è quello che succede, da anni, con l’attuale amministrazione comunale.
Disconoscere e rifiutare di ammettere l’esistenza delle criticità da parte dell’amministrazione comunale è, oramai, diventata un’arte, l’arte della negazione.
Si nega l’esistenza delle buche (fosse) sul manto stradale;
si negano i problemi della viabilità e di diversi imprenditori causa, a parte qualche sporadico evento, un’inutile ZTL H24 365 giorni/365;
si negano le promesse fatte per grandi opere mai realizzate (Ecovia, Ponte di Via Virgilio, Ciclovia, Itinerario Ciclo Turistico ecc.);
si nega lo sperpero di denaro pubblico come per le luminarie 365giorni/365 ed altro;
si nega, nonostante esplicitato da più parti nonché in consiglio comunale, una situazione finanziaria e di bilancio fortemente critica;
si nega, con giustificazioni a dir poco ridicole, il taglio di quei pochi storici fondi sempre concessi al Centro Internazionale di Studi Gioachimiti e quindi alla cultura in genere;
si nega il taglio (probabilmente per mancato pagamento delle bollette) dell’energia elettrica in alcuni immobili di proprietà del comune;
si nega la sporcizia su tante strade, vicoli e traverse varie nonché la mancata realizzazione delle isole ecologiche;
Si nega, a parte i cinghiali, il problema del randagismo galoppante, ma basta farsi un giro in serata tardi per notare grossi poveri cani che sembrano degli orsi vaganti, persino nell'inutile ZTL;
si negano i dati statistici dello spopolamento e della denatalità nella comunità insieme alle non priorità di costruire nuovi asili (soldi PNRR sprecati) nonché l’assenza di turismo, negando, di conseguenza, una economia povera senza alcuna possibilità di sviluppo e di crescita per quelle quattro partite iva e attività già fortemente in crisi;
si nega, udite, udite, l’inesistenza di alcuni servizi sanitari come quello di Primo Soccorso ed Emergenza/Urgenza;
si nega addirittura la fila di tantissimi utenti e pazienti, davanti alla porta della farmacia ospedaliera, per il limitato servizio di soli due giorni a settimana, in attesa di ottenere farmaci vari e anche farmaci salvavita;
Si negano, il colmo dei colmi, due richieste di accesso agli atti da parte di liberi cittadini ricevendo un “secco no” da parte dell’amministrazione comunale, negando, in sostanza, a tali cittadini contribuenti, il sacrosanto diritto di conoscere come vengono usati i loro soldi.
Ci fermiamo qui per non tediare ulteriormente una comunità oramai stanca e avvilita.
Ma la cosa comica e spiritosa, va detto, è quella che l’amministrazione comunale, con l’aiuto di qualche inconsapevole sfegatato sostenitore, va diffondendo e narrando, ossia che è sempre colpa degli altri e del passato!
Senza, però, dare, con la solita spocchia, alcuna spiegazione o risposta credibile, ufficiale, documentata, istituzionale e concreta circa la generale negazione dello stato attuale delle cose.
Per non parlare, infine, della cosa imbarazzante, e forse anche preoccupante, che è quella di alcuni cittadini, fortunatamente oggi rimasti in pochi, di essere ammaliati, estasiati, rapiti e affascinati per tutto quello che succede, oramai, da un quinquennio in questa nostra comunità.
Periodo di tempo che oggi rappresenta, fortunatamente, sempre a nostro avviso, anche la fine di tale arte della negazione.