febbraio 28, 2025

ZELENSKY E LA VERA DIGNITÀ!

 

Viva la dignità, la resistenza e il rispetto del popolo ucraino e del suo Presidente!
Dopo una delle peggiori aggressioni della Storia ad un popolo sovrano qual è l’Ucraina da parte di uno dei più crudeli despota, oggi è emerso, se qualcuno aveva dei dubbi, il vero NEO-BULLISMO di Washington con un comportamento e un contegno a dir poco ignobili!
Mai nella storia degli U.S.A., Stato democratico, civile e accogliente qual è sempre stato, si era assunto, da parte dei suoi più alti rappresentanti, un tale atteggiamento insolente, maleducato e screanzato nei confronti di un altro Capo di Stato!
Oltretutto Capo di uno Stato stremato, insieme al suo popolo, per difendersi da un brutale, aggressivo e sanguinoso attacco triennale!
La neo amministrazione americana non ha nulla a che fare con le istituzioni democratiche, civili, con la grande libertà e la grande diplomazia che hanno sempre contraddistinto gli U.S.A. e il suo popolo!
Auspichiamo che l’Europa Unita e il mondo intero, ma soprattutto gli stessi U.S.A. e il suo popolo, sapranno difendersi da tali BULLI da SALOON!
Almeno sino a quando questa gente rimarrà lì!
Con la speranza che in futuro gli U.S.A. RITORNINO ad essere quel Paese dell’accoglienza, della speranza e del SOGNO AMERICANO per tanti cittadini del mondo!

SGF IN PIAZZA

febbraio 27, 2025

SGF – ELISOCCORSO: non risolve la questione EMERGENZA/URGENZA!

 

L’atterraggio dell’elisoccorso per il trasporto di pazienti, qui nella nostra San Giovanni in Fiore, non è una novità!
Negli anni, in caso di necessità, un elisoccorso è sempre atterrato, sia sul campo di calcio dello Stadio Valentino Mazzola e sia su altri prati nei dintorni per l’evenienza.
Tuttavia, ben venga l’elisoccorso, ma San Giovanni in Fiore non ha bisogno di contentini o di pannicelli caldi, pensando, magari, di calmare gli animi e sperando che la comunità si ritenga soddisfatta!
Né ha bisogno di palliativi o di provvedimenti inadeguati alla gravità della situazione per il servizio EMERGENZA/URGENZA MANCANTE che è sotto gli occhi di tutti!
Anche perché tale servizio di elisoccorso H24 è solo sulla carta (bisogna vedere la disponibilità di piloti ed elicotteri in certi casi e in ogni momento) e non risolve la questione del servizio Emergenza/Urgenza.
San Giovanni in Fiore, necessita, senza perdere ulteriore tempo, senza più nascondersi dietro a un dito, considerati gli ultimi eventi che si sono verificati, di un servizio, per le patologie tempo dipendenti, di Emergenza/Urgenza di PRIMO SOCCORSO IN LOCO, nel Pronto Soccorso del nosocomio cittadino!
Tale servizio dovrà essere dotato di tutti gli strumenti fissi e mobili necessari, nonché di uno staff di personale medico, infermieristico adeguato, idoneo e costante H24 per un immediato servizio di prime necessità e di interventi urgenti!
Questa sarebbe la vera sicurezza e la vera priorità sanitaria per la popolazione sangiovannese e non solo!
Un tale servizio di elisoccorso lascia il tempo che trova senza risolvere alcunché!
Eravamo e rimaniamo scoperti!
Questo è quanto!

SGF IN PIAZZA

San Giovanni in Fiore: “La ciclovia che non c’è”.

 ESCLUSIVA VIDEO – San Giovanni in Fiore: “La ciclovia che non c’è”

1.175.000 euro nel nulla. La Novità Online svela il clamoroso bluff: un’opera finanziata con fondi europei ma inesistente. Eppure, la sindaca Succurro l’ha persino promossa con uno spot da 2.500 euro. Il nostro video esclusivo documenta tutto




NO ALL’INDEBOLIMENTO DELLA MAGISTRATURA!

 

NO AL CONCRETO RISCHIO DI CONDIZIONAMENTO DEI POTERI FORTI NEI CONFRONTI DELLA MAGISTRATURA E DELLA SUA AUTONOMIA!

Indebolire la Magistratura, la sua autonomia e la nostra Costituzione significa indebolire tutele e diritti fondamentali di noi cittadini TUTTI!


“Non è uno sciopero contro qualcuno ma a difesa di una serie di principi della Costituzione in cui fermamente crediamo e che sono fondamentali per i cittadini.

E' tutto fuorché una difesa di casta. Noi non difendiamo nessun privilegio.

Che ci possa essere in prospettiva una mutazione genetica del pubblico ministero, che il pm possa essere condizionato dai poteri forti è un rischio concreto. E questo sarebbe l'aspetto più negativo per tutti i cittadini comuni”.

Lo ha detto il Presidente dell'ANM Cesare Parodi.

Con la toga sulle spalle, coccarda tricolore e con in mano una copia della Costituzione i magistrati hanno manifestato in tutt’Italia, con una adesione di quasi il 100%, il loro dissenso contro la riforma della giustizia e della Costituzione che prevede la separazione delle carriere tra magistrati giudicanti e requirenti.


SGF IN  PIAZZA

febbraio 26, 2025

GIUSTIZIA: sciopero dei magistrati.

 



I magistrati in sciopero contro la separazione delle carriere, il video dell’Anm che spiega le ragioni delle toghe.


LINK:

Il grande giornalista e fine linguista Paolo Di Stefano: Lo «spaccone» e le parole che tornano.

 

Di
Paolo Di Stefano
Corriere della Sera - 16 febbraio 2025 Lo «spaccone» e le parole che tornano.
I nostri governanti usano la lingua come un’arma d’offesa, d’intimidazione, di paura. Sono vocaboli che appartengono all’area semantica del bullismo. Ma non avremmo mai pensato che si allargasse allo spazio politico.

Ci sono parole che seguono il cambiamento del mondo, ci sono parole che lo provocano. I nostri governanti usano la lingua come un’arma d’offesa, d’intimidazione, di paura. È sempre accaduto? D’accordo, ma da un po’ di tempo il fenomeno, tipico dei regimi totalitari, è diventato massiccio anche nelle cosiddette democrazie. È il trionfo della parola non argomentata ma smisurata, studiata per essere fuori controllo e dunque per farsi minacciosa.

Ovvio che il pensiero va subito a Trump, che non fa che lanciare strali verbali a destra e a manca come oggetti contundenti con il proposito di intimorire gli avversari. Ora, questo modo di essere, che, intendiamoci, non si limita al solo presidente americano, ha riportato alla luce vocaboli che fino a ieri pensavamo desueti. Sono vocaboli che appartengono all’area semantica del bullismo. Ma non avremmo mai pensato che si allargasse allo spazio politico un concetto (e le rispettive parole) utilizzato finora in campo sociale o psicologico (e per lo più relativo a una psicologia adolescenziale).

Pensate a un sostantivo come «spaccone», tornato in auge con i derivati «spacconata» e «spacconeria», dal verbo «spaccare», che meglio di tutti definisce l’obiettivo della politica trumpiana. E ancora: «smargiasso» e «smargiassata» (Gadda accusò lo «stivaluto» di aver intrapreso la «smargiassata africana»). E in questo settore l’italiano offre un repertorio sterminato di aggettivi che si possono attribuire a ragion veduta a questo o a quello, a questa o a quella (e scusate se nel riportarli uso il maschile sovraesteso): «gradasso» (derivato dal nome proprio di un guerriero saraceno dei poemi cavallereschi), «guascone», «guasconata», «gaglioffo», «fanfarone», «fanfaronata» (da «fanfara»), e si potrebbe continuare.

Venerdì è saltato fuori un sostantivo che avevamo archiviato nel cine-immaginario da Far West: «sceriffo», che in origine segnalava, in Inghilterra, il magistrato a difesa della contea, e che oggi sembra esattamente l’opposto. Un bullo che si diverte a provocare.

Video di Trump su Gaza.

 


QUESTA GENTE È LETTERALMENTE AMMATTITA!
Gaza trasformata in una Miami mediorinetale.
Trump che balla, Elon Musk che sorride circondato da dollari volanti e Netanyahu che sorseggia un cocktail, dimenticando le migliaia e migliaia di persone e bambini morti senza alcun rispetto.
ALLUCINANTE, SPIETATO, CRUDELE E IGNOBILE!
Queste sono le parole di tantissimi governanti di tutto il mondo per tale Video, mentre, dicono, la Meloni tace.
Eppure ancora c’è tanta gente che dà la propria approvazione entusiastica a Trump.
MAH!

febbraio 25, 2025

SGF – PALAZZO COMUNALE: il cuore è uno zingaro!

 

🎵 Che colpa ne abbiamo se il cuore è uno zingaro e vaaa! 🎵

🎵 Catene non ha, il cuore è uno zingaro e vaaa! 🎵


COMPLIMENTI PER L’ADDOBBO!


SGF IN PIAZZA

TERRITORI, BORGHI E DIGITALIZZAZIONE: facciamo chiarezza!

 

Le nostre comunità sono già dotate di forte connettività e tecnologie “Smart”.
Per lo “Smart Working” non decide certo un ente pubblico o un’amministrazione locale, ma devono essere le aziende ed imprese, pubbliche o private, a promuoverlo e a concederlo ai vari dipendenti per poter tornare nei propri borghi e territori.
Va detto che dal 1° aprile 2024 scorso, il governo ha fatto venire meno qualsiasi criterio di priorità nell’accesso al lavoro agile.
ILLUDERE la gente che con la semplice digitalizzazione delle aree si combatte lo spopolamento dei borghi e dei territori senza che vi sia lavoro e la volontà delle aziende pubbliche e private di concedere lo “Smart Working” ai propri dipendenti, è semplicemente una MISTIFICAZIONE!

SGF IN PIAZZA

LIBERA MANIFESTAZIONE DEL PROPRIO PENSIERO: è iniziata la limitazione all’opinione pubblica?

 

L’Enciclopedia on line della Treccani:
L’opinióne pùbblica è il giudizio e modo di pensare collettivo della maggioranza dei cittadini, o anche questa maggioranza stessa. Il concetto di opinione pubblica, intesa anche come sistema di credenze sulla cosa pubblica, nasce con l'idea moderna di democrazia rappresentativa eccetera eccetera.
Tanti di voi, cari lettori, avranno ricevuto la notifica di cui alleghiamo lo “Screen Shot”.
Si è iniziato con i video, e poi? Toccherà ai post, ai commenti ecc. ecc. che i liberi cittadini esprimono sui “Social Network”?
Non è che l’amministrazione Trump, sottomettendo i vari proprietari dei “Social Network”, abbia iniziato a mettere il bavaglio all’opinione pubblica? Abbia iniziato la limitazione ai cittadini di esprimere le proprie opinioni? Le proprie idee? Il proprio pensiero? Il proprio dissenso? La limitazione di partecipare al confronto e alla discussione con le istituzioni?
Dopo qualche giorno pare che l’editoriale del giornalista Beppe Severgnini sia diventato già profetico.
SGF IN PIAZZA
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Di Beppe Severgnini
Corriere della Sera - 22 febbraio 2025
È doloroso dirlo, ma le democrazie europee non devono dipendere dagli umori di Trump, Musk e compagnia.
I pacchi di Amazon, le mappe di Google, le chat di WhatsApp, le storie di Instagram, le discussioni su Twitter, le conversazioni su Skype: queste cose fanno parte della nostra vita. Ma se, per conservarle, dovessimo rinunciare alla libertà, cosa faremmo?
La domanda può apparire bizzarra, ma è legittima. In questa settimana — forse la più difficile per l’Europa dal 1989 — abbiamo visto il mondo al contrario (non quello fantasticato da Vannacci, quello capovolto per davvero). Alla vigilia del terzo anniversario dell’invasione dell’Ucraina, l’amministrazione Usa ha deciso che Vladimir Putin non è l’aggressore. Così, di punto in bianco.
Questa voltafaccia è accompagnato, secondo Reuters, dalla richiesta di metà delle risorse minerarie ucraine: una sorta di risarcimento per l’aiuto militare fornito (per sbaglio, pare di capire!). Se Kiev non s’adegua, gli Usa minacciano di tagliare le connessioni Starlink, vitali per la difesa ucraina. E chi aveva soccorso in quel modo gli ucraini, tre anni fa? Elon Musk. Un omonimo di quello per cui oggi il presidente Zelensky è un mostro che «si nutre dei cadaveri dei suoi soldati»?
In attesa di un autorevole parere psichiatrico sulla vicenda —— i diplomatici li abbiamo ascoltati, ma tendono a prenderla alla larga — ricordiamo questo: poche settimane fa si discuteva se lo Stato italiano dovesse stringere un accordo con SpaceX di Elon Musk per proteggere le proprie comunicazioni. Abbiamo la risposta: anche no.

La certezza che gli alleati non ti tradiscono è la roccia su cui sono costruiti la NATO, gli accordi tra le forze di polizia, i legami fra i servizi di informazione. Come possiamo fidarci oggi? È doloroso dirlo, ma le democrazie europee non devono dipendere dagli umori di Trump, Musk e compagnia. È bastato accennare alla regolamentazione delle piattaforme web (imposte, contenuti pericolosi) per scatenare le ire del vicepresidente J.D. Vance. Quello che ha detto a Monaco, e il tono che ha usato, hanno dell’incredibile.
Dovessero diventare strumenti di pressione — o peggio, di ricatto — siamo pronti in Europa a rinunciare ai pacchi di Amazon, alle mappe di Google, alle storie di Instagram, ai messaggi di WhatsApp e alle parabole di Starlink? È una domanda sgradevole, ma è tempo di porsela.

febbraio 24, 2025

Il probabile futuro cancelliere della Germania.

BRAVO!

Merz chiama all’appello i centristi contro l’ascesa di Afd. E aggiunge:

“Inaccettabile che Usa decida sulle teste di Ue e Ucraina!”







febbraio 23, 2025

Le speranze di Kiev sull’Europa.

 


Di Paolo Mieli

Corriere della Sera - 22 febbraio 2025

Tre anni di Guerra: le dichiarazioni forti e di Trump e Musk contro Zelensky rendono più difficile arrivare alla pace.

Ancora un altro piccolo passo e il 24 febbraio 2022 sarà ricordato nei libri di storia come il giorno in cui l’Ucraina invase la Russia e i carri armati mandati da Kiev si spinsero fino alle porte di Mosca. A questo punto potrebbe succedere. Senza alcun pudore, anzi con un incredibile capovolgimento di quel che realmente è accaduto, come ha giustamente osservato, su queste pagine, Carlo Verdelli. In riferimento, Verdelli, a quella prima incredibile affermazione di Donald Trump: «Zelensky non avrebbe mai dovuto iniziare questa guerra». Nei prossimi giorni il Presidente degli Stati Uniti potrebbe aggiungere che il 1° settembre del 1939 i polacchi aggredirono la Germania e che il 7 dicembre del 1941 gli americani affondarono la flotta giapponese.

Si è aggiunta poi, da parte di Trump (e di Elon Musk), una spudorata volontà di distruggere la figura di Zelensky. Con espressioni che lasciano allibiti. «Zelensky non ha in mano carte per poter negoziare». «Non serve che il presidente ucraino sieda al tavolo delle trattative». «Se fosse un leader amato indirebbe elezioni». «Non lo fa perché sa che perderebbe in maniera schiacciante nonostante abbia il controllo di tutti i media locali». «Il suo popolo lo disprezza». Lo si deve, perciò, «ignorare» ed è altresì doveroso «negoziare la pace indipendentemente dalla sua disgustosa e massiccia macchina per la corruzione che si nutre dei cadaveri dei suoi soldati».

Parole ad ogni evidenza incredibili e gravemente oltraggiose. Accompagnate oltretutto da complimenti perfino imbarazzanti nei confronti di Vladimir Putin. Oltreché da incongrui mercanteggiamenti sulle cosiddette «terre rare» insieme alla minaccia di sospensione del sistema Starlink. Incongrui perché, a rigor di logica, se Zelensky è un ripugnante usurpatore, a che titolo potrebbe ratificare un trattato per cedere agli Stati Uniti il possesso parziale o totale dei preziosi materiali custoditi nel sottosuolo ucraino?

È evidente che quelle offese non hanno lo scopo di ammorbidire il leader ucraino in vista di una trattativa di pace. Né di compiacere l’interlocutore russo. E neanche di gettare fango sulla precedente amministrazione della Casa Bianca. Esse sono indirizzate a tutti i leader europei che negli anni passati hanno sostenuto la causa del leader ucraino. E a misurarne l’eventuale grado di progressiva, anche parziale dissociazione dall’uomo di Kiev.

Sarà questo il test fondamentale delle prossime settimane. Dal momento che l’Europa — pur rimproverata anche su queste colonne di non aver fatto quel passo in più che sarebbe stato necessario per mettere gli ucraini in condizione di contrastare adeguatamente l’offensiva russa (o di averlo fatto con qualche tentennamento, incertezza, ritardo di troppo) — fin qui ha pur sempre dato prova di sostanziale unità. Nessun Paese — a parte l’Ungheria di Orbán e la Repubblica Slovacca di Fico — ha mostrato disponibilità a lasciare che i russi giungessero, sia pure tramite un «governo amico», fino ai confini della Polonia.
Se ne può trarre la conclusione che, qualora l’Europa resti quella che è adesso (pur con le manchevolezze di cui si è detto), gli insulti a Zelensky renderanno più difficili le trattative tra Trump e Putin. E meno vicina la pace di cui — a quel che lasciano trapelare i media russi — il leader del Cremlino annuncerà di qui a qualche giorno il raggiungimento.

Accecato da una visione rancorosa e mercantile della politica, il nuovo presidente degli Stati Uniti non ha compreso il valore simbolico che per gran parte del mondo occidentale — non solo l’Europa, perciò — ha avuto in questi tre anni la resistenza ucraina. Sarebbe del tutto improprio paragonarla al conflitto che insanguinò la penisola iberica tra il 1936 e il 1939. Sono cose diverse, con forze in campo diverse e diversissime per un’infinità di particolari. Ma la guerra civile spagnola (che tra l’altro si concluse con la sconfitta di chi si batteva dalla parte «giusta») ha in comune con quella ucraina, appunto, l’altissimo valore simbolico. Checché ne scrivano i simpatizzanti per la causa putiniana, la «vittoria» consisteva per Zelensky e per coloro che (come molti di noi) hanno creduto e ancora credono in lui nel respingere o contenere al massimo l’aggressione subita. Tutto qui. E la «sconfitta» — che ancora oggi non diamo affatto per scontata — è stata sempre tenuta nel conto di un esito possibile. Nella certezza, però, che, per il solo fatto di non essere fuggito al momento dell’invasione e di aver combattuto per una giusta causa, il suo nome è e resterà nelle coscienze del mondo a cui apparteniamo in una posizione più nobile di quella che spetterà a chi lo ha aggredito. O di chi lo ha cinicamente abbandonato al suo destino.

ATTENZIONE: MALA TEMPORA CURRUNT!

 


UOMINI E DONNE DELLE DEMOCRATICHE ISTITUZIONI AMERICANE E ITALIANE INSIEME A QUALCHE SPROVVEDUTO CITTADINO.
Possibile che la STORIA non abbia insegnato nulla?
EVIDENTEMENTE NON HA INSEGNATO NULLA!
Questo fa comprendere i vari oltraggiosi tentativi di capovolgere la realtà odierna, il presente e la STORIA.
Questo fa comprendere i vari beceri tentativi di delegittimare le democratiche istituzioni italiane, europee, statunitensi e non solo.
Questo fa comprendere gli imprudenti tentativi di abolire i democratici organismi internazionali.
Certo, l’Occidente, l’Europa, gli Usa hanno commesso tanti errori, ma questo atteggiamento È MOLTO PERICOLOSO!

SGF IN PIAZZA

febbraio 20, 2025

SGF – SANITÀ: SIA CHIARA UNA COSA!

 Se qualcuno, qualche comitato, sigla sindacale, associazione, forza politica, forza civica ecc. pensa, ALTEZZOSAMENTE, di condurre la battaglia sulla sanità da solo ha fatto male i conti!

La battaglia per la sanità, per la sicurezza della popolazione e per un servizio Emergenza/Urgenza si dovrà condurre insieme, con tutta la COMUNITÀ UNITA!
UNITI SI VINCE, DIVISI SARÀ SEMPLICEMENTE UN FLOP! Con tutte le nefaste conseguenze! SIA CHIARO!
Né tantomeno si può sperare sulle inezie e minuzie dell’attuale amministrazione comunale!
SGF IN PIAZZA



febbraio 19, 2025

SGF – GIOVANI: le irriducibili dei DIMENTICATI.

 

Eran trecento, eran giovani e forti, e sono rimasti in pochi, anzi, POCHISSIME!
Nel giro di circa un anno e mezzo del gruppo dei DIMENTICATI, costituito da quasi trecento giovani, ne sono rimasti circa venticinque. Venticinque, tra single e coniugate, giovani donne per il 95%.
Abbiamo, mentre sostavano ancora davanti al PALAZZO, parlato con loro e ci hanno raccontato qualcosa.
Dove sono gli altri? Per caso hanno avuto un qualche sbocco lavorativo, occupazionale o altro?
"No! Nessuno sbocco! In circa un anno e mezzo se ne sono andati quasi tutti! Hanno abbandonato tutto e ognuno per conto suo! Hanno perso ogni speranza!"
E voi che ci fate ancora qui? Vi hanno promesso qualcosa? Quante siete? Avete un qualche appuntamento con qualcuno?
"No! Nessuna promessa! Sia chiaro! Né alcun appuntamento o incontro con qualcuno! Siamo rimaste, più o meno, in venticinque donne, la maggior parte, con in più qualche giovane uomo!"
Ma allora cosa ci state a fare qui davanti al PALAZZO?
"LA SPERANZA È L’ULTIMA A MORIRE!"
Cosa sperate?
"Che qualcuno ci noti, ci dica qualcosa, ci consideri, ci dica una parola di conforto, ci aiuti! Siamo cittadine sangiovannesi, ma, soprattutto, siamo cittadine italiane!"
"Abbiamo bisogno e siamo in grado di dare un nostro contributo, siamo giovani, mentre dall’altro lato pensiamo che anche la nostra comunità abbia bisogno del nostro contributo!"
"Non è facile, per noi, per una serie di motivi, partire altrove come hanno già fatto in tanti!"
Eran trecento, eran giovani e forti, e sono rimaste in venticinque! VENTICINQUE IRRIDUCIBILI GIOVANI DONNE!
LA SPERANZA, per queste irriducibili giovani donne del fu nutrito gruppo dei DIMENTICATI, è ANCORA L’ULTIMA A MORIRE!
SIAMO CON VOI! SIAMO VICINI A VOI!

SGF IN PIAZZA

febbraio 18, 2025

SGF – SANITÀ PUBBLICA E OSPEDALE.

 La si finisca con le CHIACCHIERE, COMMEDIE, SELFIE, FOTO, VIDEO e PROPAGANDA!

Non si aspetti il verificarsi di una qualche altra ulteriore tragedia e si dica onestamente alla popolazione sangiovannese quali concreti provvedimenti, ad oggi, siano stati presi per rendere operativi ed efficienti il servizio di Pronto Soccorso e di Emergenza/Urgenza nel nostro nosocomio!
È QUESTO IL PUNTO!
È per la mancanza di questi servizi che sono accadute le ultime tragedie!
TRAGEDIE che non possono più essere ignorate per il DOVUTO RISPETTO nei confronti dei famigliari delle vittime, dei parenti, dei cittadini, della popolazione sangiovannese tutta!
SGF IN PIAZZA
SGF – PRONTO SOCCORSO, EMERGENZA/URGENZA.
Torniamo alla realtà: A CHE PUNTO SIAMO?

SGF - SANITA': Interrogazione in Consiglio regionale dopo il caso di Serafino Congi.

 

LINK:

https://www.facebook.com/DavideTaverniseConsigliereRegionaleDellaCalabria/posts/pfbid0QrSaSnB1ksgf6xMAhQn2FvEZnH64QxvsNKXsMDvXCqmm6NnyGaPSrtZY3EEJCDx7l?locale=it_IT

SANITA': Pronto Soccorso Cosenza affollato e nel caos. Pazienti dirottati altrove.

Dal momento che abbiamo un Pronto Soccorso e un Servizio Emergenza/Urgenza al Top, ditegli di mandare i pazienti anche a San Giovanni in Fiore!
Magari qualcuno più grave possono trasferirlo con l’Elisoccorso.
Davvero, si spera che chi di competenza colga l’enorme gravità della situazione!

LINK:

https://www.lacnews24.it/cronaca/pronto-soccorso-nel-caos-loverbooking-allannunziata-sta-generando-il-panico-nello-spoke-di-corigliano-rossano-in-corsia-decine-di-barelle-qhb46wo5?fbclid=IwY2xjawIguDVleHRuA2FlbQIxMQABHXsjASZwNWJKAEctn2bkl1CjATA75NHFInSCJWsIMJpIqNpzf1UMCrhjQw_aem_QKQBkfP38h9ui_LTM1SxVQ



febbraio 16, 2025

SGF – LETTERALMENTE UN’INDECENZA!

 

Non sarà né il momento né il giorno giusto, ma non perché la maggior parte della popolazione e le istituzioni locali stanno zitte e subiscono in silenzio lo dobbiamo fare anche noi.
La strada che dai pressi del Bivio Nord della SS 107 porta alla Casa Funeraria Onoranze Funebri Marra e non solo, in “Contrada Iacoi”, È LETTERALMENTE UN’INDECENZA! UNA VERGOGNA!
È, soprattutto, una MANCANZA DI RISPETTO verso la popolazione tutta che in quel luogo si reca per tributare l’ultimo saluto ai defunti!
Sembra l’antica mulattiera per bestie da soma che attraversava il Monte Gimmella quando i cittadini sangiovannesi andavano a prendere il sale nella cosiddetta “Marina”.
Eppure i fondi e le spese per le tantissime e costanti “luminarie tutto l'anno” sono sempre pronti!
Auspichiamo che NEL PIÙ BREVE TEMPO POSSIBILE le istituzioni comunali preposte intervengano per ripristinare tale strada rendendola una strada civile!
Adesso si dica pure che siamo cattivi, odiosi, polemici e che ci lamentiamo in ogni momento!
Sinceramente? Siamo felici di esserlo!

SGF IN PIAZZA

UN ARTISTA MIRABILE! GRAZIE PER TUTTE LE EMOZIONI!

 



PER CONOSCERLO MEGLIO

LINK:


https://it.wikipedia.org/wiki/Brunori_Sas

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